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La Fattoria

Perché è nata l’idea di costruire una fattoria integrata? 
“E’ meglio dare una canna da pesca ad un uomo e insegnargli a pescare piuttosto che regalargli un pesce” questa famosa frase esprime un grande concetto: basta con l’elemosina ai paesi del cosiddetto “terzo mondo”, diamo loro gli strumenti per emanciparsi, aiutiamoli a riappropriarsi della loro dignità di uomini e ad avere la speranza nel futuro e per consentire loro di dare un futuro ai propri figli.

A seguito delle iniziative in corso di “Mamma Africa” di organizzare gruppi di mamme per imparare un mestiere e considerata la difficoltà di trovare spazi per i laboratori e di smerciare i prodotti all’interno dello slum, è nata l’idea di costruire una fattoria in cui oltre a soddisfare le esigenze di cui sopra si potranno organizzare allevamenti di animali e coltivazioni di vegetali. Con l’obiettivo dell’emancipazione di gruppi familiari con l’autosufficienza alimentare ed economica.
La presenza delle famiglie dei bambini adottati dello slum di Mathare è temporanea, il turn over è previsto in tre anni. Conoscendo la loro realtà, si calcola che i nuclei familiari siano composti da 6/8 persone che moltiplicate per 24 abitazioni formano una comunità di 144/192 persone. L’obiettivo, oltre a ricompattare i nuclei familiari (ora quasi inesistenti) è quello di garantire un futuro insegnando loro un mestiere (agricoltori, allevatori, artigiani e commercianti); il ricavato delle attività della fattoria andrà diviso equamente tra le famiglie che continueranno le loro attività fuori dalla fattoria, sempre con la supervisione di Mamma Africa fino alla loro definitiva indipendenza. Così il loro sogno sarà realizzato… e anche il nostro.

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